Drone Security

Installazione

Il sistema propone come prodotti finali utilizzabili dagli utenti due tipi di eseguibili. Ciascuno degli eseguibili JAR forniti contiene tutto ciò che è necessario per la propria esecuzione. Gli eseguibili si suddividono in relazione allo scopo che essi debbano portare a termine. Difatti, come intuibile dal progetto per definizione, sono disponibili il JAR relativo al sistema che dovrà essere installato sul drone e il JAR relativo al sistema dell’applicativo utente, fornito in tre diverse versioni, a seconda del sistema operativo sul quale vuole essere eseguito, così da risparmiare spazio nella dimensione del pacchetto compresso.

I requisiti necessari per avviare e far funzionare correttamente i due applicativi sono differenti a seconda del tipo.

I requisiti comuni sono:

Un requisito aggiuntivo necessario per l’applicativo dell’utente è possedere un server MongoDB.

Un requisito aggiuntivo necessario per l’applicativo del drone è aver installato Python versione 3.7 o maggiore.

Entrambi gli applicativi devono essere lanciati da linea di comando, a meno che sulla macchina sia stata impostata correttamente la variabile d’ambiente che sia indirizzata al percorso dell’eseguibile della Java Virtual Machine.

Per eseguire correttamente l’applicativo sul drone è necessario dapprima configurare le proprietà utili alla connessione del servizio cloud. Per questo motivo è necessario eseguire il comando java -jar drone-system-fat.jar da linea di comando per permettere all’applicativo di chiedere all’utente alcune informazioni indispensabili. Dall’esecuzione successiva non sarà più necessario richiedere altre informazioni in quanto le informazioni vengono memorizzate su un file nella cartella corrente in cui viene lanciato l’applicativo, a meno che l’utente non voglia modificare la configurazione. In tal caso è necessario riavviare l’applicativo da riga di comando, aggiungendo come parametro generate-properties.

Per quanto riguarda l’applicativo utente è predisposta un’interfaccia grafica tramite la quale memorizzare la configurazione della connessione. Se si vorrà modificare alcuni parametri, l’applicativo permetterà di modificarli ponendo la relativa domanda all’avvio del programma.

Poiché non è possibile controllare che il Client Identifier sia univoco, è opportuno prestare attenzione a non inserire il medesimo nei due applicativi, altrimenti il comportamento del sistema in toto diventa imprevedibile.