Data la relativa complessità del progetto, è stato opportuno effettuare un confronto con gli stakeholders durante il quale sono stati definiti in modo più approfondito i requisiti richiesti.
Per avere una visione più estesa delle richieste riguardanti l’applicativo sono stati effettuati diversi colloqui, durante i quali gli stakeholders sono stati interrogati allo scopo di comprendere meglio il modello che essi idealizzano.
Di seguito vengono riportate le domande più rilevanti, suddivise per tematica.
Monitoraggio:
Sicurezza:
Q: Cosa si intende per situazione pericolosa?
A: La situazione pericolosa si presenta in due possibili casi: nel momento nel quale la distanza
dall’ostacolo più vicino diventi troppo ristretta o nel momento in cui o l’angolo
di rollio o di beccheggio assuma un valore significativo. In tale situazione si deve avvertire il pilota
al fine d’incoraggiarlo a prestare attenzione ai movimenti del drone e, nel caso fosse necessario, manovrare
manualmente il dispositivo.
Q: Quindi non è presente solo il pilotaggio automatico?
A: No, il corriere infatti sarà dotato di un radiocomando da poter utilizzare in seguito del cambio di modalità
di pilotaggio.
Q: Perciò l’unica azione che può compiere il corriere durante la consegna è il cambio di modalità?
A: Assolutamente no, il sistema deve poter permettere al corriere di arrestare il drone in qualsiasi momento,
mentre la ripartenza può essere conseguita soltanto nel caso in cui la situazione non sia critica.
Q: La situazione critica è considerabile alla pari della situazione pericolosa?
A: No, consideriamo che un drone non dovrebbe mai risultare in tale situazione. Infatti questa deve essere
considerata una situazione in cui la probabilità di recare danni a se stesso o a un eventuale ostacolo sia
estremamente elevata. Per questo motivo riteniamo che se durante una consegna il drone dovesse mai imbattersi in
una situazione critica, sarebbe necessario in seguito operare un’indagine sulle motivazioni di mancanza d’azione da
parte del corriere che la stava eseguendo.
Q: In che modo deve essere prevenuto l’incidente?
A: Analizzando i vari rischi collegati alle diverse opzioni, pensiamo che la soluzione migliore per tentare di
prevenire un incidente nei riguardi, sia del drone che dell’eventuale ostacolo, sia una manovra d’arresto.
Segnalazioni:
Q: In quali circostanze avviene una negligenza?
A: Il corriere compie una negligenza solo ed esclusivamente nel momento in cui il drone si ritrovi in
situazione critica.
Q: In che modo vengono rilevati i malfunzionamenti dei droni?
A: Abbiamo pensato a questa funzionalità aggiuntiva attraverso la quale il corriere
posso comunicare in modo rapido e digitale dei malfunzionamenti riscontrati durante l’operatività del drone.
Quindi il corriere dovrebbe poter segnalare i malfunzionamenti al proprio supervisore.
Q: Riguardo quest’ultimi, quali livelli di criticità presuppone?
A: Si suppone che i droni possano avere malfunzionamenti più o meno gravi, a seconda dei componenti fisici o
software che lo costituiscono.
Si potrebbe pensare che esista un livello grave in cui il drone non è neanche più agibile, un livello intermedio in
cui il drone riesce a operare ma a causa di qualche componente non fornisce sicurezza adeguata per cui dovrà
comunque risultare inutilizzabile e infine un livello base in cui il drone opera in maniera corretta ma sarebbero
presenti alcuni problemi estetici o non compromettenti la sicurezza del drone e dell’ambiente circostante.
Ordini:
Altro:
Q: Sono presenti dei vincoli riguardanti l’utilizzo di una piattaforma IoT?
A: No, avete completa libertà sia nella scelta della piattaforma, sia dal punto di vista delle modalità
d’uso.
Q: Sono stati nominati varie volte corrieri e supervisori. Quali utenti fanno parte del sistema?
Che relazioni hanno e quali peculiarità?
A: Per ora nel nostro sistema gli unici utenti che devono essere presenti sono i corrieri e i manutentori.
Mentre i primi si occupano appunto della gestione degli ordini e del monitoraggio dei droni, i secondi si occupano
principalmente di gestire le segnalazioni ricevute dai droni riguardanti le negligenze compiute dai corrieri e le
segnalazioni relative ai malfunzionamenti che i corrieri osservano in corso d’opera.
Inoltre, la gerarchia della nostra azienda prevede che i corrieri riferiscano le segnalazioni allo specifico
supervisore a loro assegnato. Un supervisore non è altro che un manutentore, non vi è alcuna distinzione semantica.
Infine, tengo a precisare che i corrieri per aumentare la propria efficienza, sono predisposti all’esecuzione
contemporanea di molteplici consegne le quali quindi debbano essere compiute dai rispettivi droni assegnatogli.